Le blatte

Pre-post.

I miei numerosi lettori si saranno forse accorti che è trascorso più di un mese dal mio ultimo, sestopost. In effetti ci sono stati dei lavori in corso. In questo mese l’amico Paolo ha cercato di insegnarmi come si organizza e si gestisce un blog. Poi fra il disperato e l’incazzato ci ha rinunciato. Quando ha mezz’ora me lo fa lui….

Con lo spirito finalmente sollevato dal fardello e intanto che aspetto la sua mezz’ora, metto giù il settimopost…

le blatte

11293_650_320_dy_La_signora_delle_blatte_Dagli_insetti_abbiamo_tanto_da_imparareDopo il mio ultimo post, la quasi totalità dei commenti denotavano una spiccata tendenza entomofobica.
In particolare una lettrice di Bergamo mi sfidava nel dare un senso alle blatte rosse volanti.

Ora, pur non essendo questo il posto per sfidare taluno, in singolar tenzone, cercherò di accontentare la gentile lettrice.

Per intanto inizio col dire che esistono circa 4000 specie diverse di blatte, quindi non so quali siano le rosse volanti che la terrorizzano. Posso comunque affermare, che se sono volanti, di certo sono blatte di sesso maschile. Solo il maschio vola.

Perchè sono utili

Comunque, indipendentemente dal tipo di blatta, non posso fare a meno di condividere l’avvertimento lanciato dall’Huffingston Post già da alcuni anni: “Se si estinguessero gli scarafaggi saremmo in pericolo”, o meglio sarebbe in pericolo l’intero ecosistema del nostro pianeta. Secondo  Il professore Srini Kambhampati del dipartimento di Biologia presso l’Università del Texas, Le blatte sono alla base della catena alimentare di molte specie di predatori.
Poi, soprattutto alcuni tipi di insetti, si nutrono quasi esclusivamente di uova di scarafaggi, quindi se per ipotesi, un giorno dovessero scomparire tutti gli scarafaggi dalla faccia della terra, inevitabilmente poi si estinguerebbero molte specie di piccoli roditori e uccelli e, interrompendo la catena alimentare, anche predatori e volatili di grandi dimensioni. Fino ai lupi e alle aquile..

Altro danno provocato all’ecosistema, è l’interruzione di quello che viene chiamato “il ciclo dell’azoto”. Gli scarafaggi hanno la peculiarità di mangiare e contemporaneamente defecare. Essi si nutrono di materiale in decomposizione, ricco di azoto intrappolato.
Lo scarafaggio lo lavora e lo restituisce al terreno, processo indispensabile per poter essere assimilato dalle piante. E tutti sappiamo quanto siano importanti le piante per il nostro pianeta. Le blatte hanno come habitat naturale il sottobosco umido, dove svolgono la funzione di spazzini, eliminano i residui e concimano il terreno. Non è vero che sono animali sporchi. Passano l’80% del loro tempo a pulirsi antenne e zampine.

Sinantrope

spiedini-di-scarafaggi
Spiedini di blatte… buon appetito!

Diventate poi specie sinantrope, sono state costrette a cercare il loro ambiente naturale umido e buio. Quindi è ovvio che sono finite nelle fogne. E’ un problema culturale della nostra società, che ci fa vedere certi animali, che vivono in ambienti “umidi e bui”, come “sporchi e schifosi”.  In realtà, nelle complesse reti alimentari dei diversi ecosistemi gli insetti sono quasi sempre presenti con numerose specie e giocano un ruolo rilevante, come consumatori primari e secondari, nel mantenimento dei delicati equilibri alla base dell’esistenza di ogni ecosistema.
In alcune parti del globo anche gli esseri umani, fra gli altri insetti, cucinano e mangiano gli scarafaggi, è di questi giorni la notizia che la plenaria del parlamento europeo ha approvato in prima lettura l’accordo sul cosiddetto “nouvelle food”. Quindi fra le altre cose, oltre le alghe pure gli insetti, e quindi le blatte, potranno comparire sulle tavole degli europei.

11 commenti Aggiungi il tuo

  1. Marina Fayad ha detto:

    Grazie per l ‘ “illuminazione”!
    Mi permetto di precisare che quello nella foto è uno scarafaggio nero e non una blatta rossa….
    Ora, finché parliamo di scarafaggi, o blatte, che vivono nei terreni umidi e bui mi è chiara, grazie a te, la loro funzione. Resta il fatto che, trasferitesi in massa nelle fogne, le care blatte non possono, va da sé, essere pulite…..e non solo. Laggiù nelle fogne chi va a mangiare le loro uova?….Quindi si potrebbe dedurre che la blatta nasce come animale utile all’ eco sistema, ma perde la sua funzione primaria, quando lascia l’ habitat naturale per nascondersi nelle fogne….ergo: Adda murì!!

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  2. miciobicio ha detto:

    In effetti, gentile Marina, non hai tutti i torti.Ci sono specie di animali che hanno scelto la comodità dell’ecosistema urbano.Hanno scelto di vivere con noi umani e noi umani le consideriamo degli intrusi. Sono le specie dette sinantrope, e tra loro annoveriamo, per l’appunto le blatte, i ratti, e tutti quei piccoli animali che possono infestare le nostre cambuse, i nostri letti e infine i nostri corpi.Mancando un predatore che tiene sotto controllo l’espansione, in effetti, forse, diventano infestanti.

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    1. Marina Fayad ha detto:

      Non forse, sono infestanti! E inutili. E sporche e infinitamente brutte! Il predatore sono io nella fattispecie, ma non c’è la faccio, sono troppe!

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  3. miciobicio ha detto:

    Mi sembra che tu sia un poco ansiosa. Forse trasmetti il patos agli insetti che si difendono aggredendoti. Potresti provare con delle tecniche di rilassamento come il training autogeno e la psicoterapia ipnotica. Ovviamente su di te, non sulle blatte…

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    1. Marina Fayad ha detto:

      Ahahahaha, certo su di me! Comunque hai perfettamente ragione. E io so che è così : più li temo gli insetti più mi vengono addosso. Ė vero, emano energie negative e loro sentono la mia paura. Infatti l estate scorsa ho fatto training autogeno preventivo, mi sono sentita così forte e preparata nell incontrarle che non ho visto neanche una blatta!È così 😊

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      1. miciobicio ha detto:

        Quindi certamente avrai notato che chi ha paura degli insetti, è sempre il primo a notarli o sentirli.
        Se per te è un incubo, l’incontro ravvicinato con un insetto, potresti nascondere una vera patologia, non un semplice ribrezzo. Il primo passo è riconoscerla. Poi con una giusta terapia la puoi guarire.

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  4. Marina Fayad ha detto:

    Sì, mi devo curare. Andrò da uno bravo 😂

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  5. paoloricciardelli ha detto:

    Grazie per la menzione…
    Io la mia mezz’ora c’è l’ho messa!! Adesso sta a te lavorarci!

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    1. miciobicio ha detto:

      Mi sa che ci hai messo anche di più… Sto facendo delle prove di post che poi eliminerò. Cose che leggerai solo tu…

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